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Massimo Rossetto e la sua Isola felice della pizza

Una storia di successo, quella del Pizzaiolo Massimo Rossetto

Dalle pizze ovali alla fama di Pizzaiolo Stellato, i successi del pizzaiolo friulano

Se gli chiedete di prepararvi una pizza a suo piacimento, vi stupirà. Massimo Rossetto ama la pizza ma quella fuori dagli schemi. Non utilizza impastatrici perché per lui il migliore impasto nasce dalle proprie mani. Ne produce una grande varietà: ben 7 impasti diversi a settimana.

Alla base del suo successo ci sono diversi elementi, uno su tutti è l’originalità. Massimo e la propria compagna lavorano in squadra e provano sempre nuove combinazioni di gusto. Per loro il cliente va prima sorpreso e poi coccolato. Le tonalità degli impasti, che nascono dalle idee dei due, sono un marchio di fabbrica della loro attività che attualmente svolgono presso la pizzeria Quelli dell’isola, in via Pedemontana 59 a Polcenigo (Pordenone).

La storia di successo di Massimo Rossetto

Massimo Rossetto muove i primi passi, nel mondo dell’arte bianca, nel 1986. Da ragazzo lavorava a La Passeggiata, il ristorante di famiglia e amava mettere le mani in pasta per realizzare delle pizze dalla forma ovale. I clienti, a prima vista, guardavano curiosi le sue pizze dalla sagoma inusuale ma quando le gustavano gli facevano i complimenti. Con il passare del tempo, egli acquisisce sempre più consapevolezza del proprio talento e partecipa a delle competizioni nazionali ed europee.

Dopo la chiusura dell’attività di famiglia, egli lavora come dipendente e nel 1997 si classifica primo al Campionato italiano pizzaioli di Udine. Tre anni dopo, al Campionato europeo di Milano, conquista il gradino più alto del podio e nello stesso anno inaugura una rosticceria insieme alla madre. L’attività però non dura molto per motivi familiari e questo lo porta a lavorare di nuovo come dipendente fino al 2016, anno in cui avvia una pizzeria insieme alla sua compagna Veronica: L’Isola.
Nel giro di cinque anni, Massimo Rossetto raggiunge il successo, tanto che diverse persone lo fermano per strada e lo identificano con l’attività.

Con l’avvento della pandemia da Covid-19, egli si vede costretto a chiudere l’attività e ad accettare una nuova sfida da dipendente presso il Ristorante Forc-Eat di Fontanafredda (Pordenone) dove riveste il ruolo di responsabile dell’area pizzeria. Un’altra esperienza di successo, come dimostra il numero di clienti che si reca nel locale per gustare la pizza di Massimo Rossetto. La fama però non gli basta perché egli ha fame di innovazione e non vede l’ora di aprire un’attività in proprio. L’occasione non tarda ad arrivare e grazie a una buona dose di audacia, Massimo e Veronica decidono di lasciare i rispettivi lavori da dipendenti e lanciarsi in una nuova avventura imprenditoriale nel settore dell’arte bianca.

La rivincita di Massimo Rossetto

Quelli dell’Isola è la sua rivincita e si è concretizzata il 10 agosto di quest’anno. Il locale presenta 130 coperti all’interno e 60 posti a sedere esterni. In vista dell’apertura, Massimo Rossetto ricompone lo staff della sua attività storica e riparte con i suoi impasti innovativi e con le materie prime d’eccellenza per i condimenti. A cavallo tra la vecchia e la nuova attività, egli ottiene diversi riconoscimenti da parte della Guida Stellata Peperoncino Rosso e il titolo di Pizza Expert.
Tali traguardi contribuiscono sempre di più a identificarlo come un Pizzaiolo di Successo.

Nel giro di pochi giorni dall’apertura, Quelli che l’isola ottiene un numero di prenotazioni tale da essere sold out fino alla fine del mese.

Perché Massimo Rossetto è un Pizzaiolo di successo?

Tra i principali motivi vi è l’audacia. Sfogliando il menù colpiscono molto gli ingredienti utilizzati. Molti sono tipici del territorio come il prosciutto di cervo di produzione locale, il petto d’oca e il prosciutto di cinghiale. Anche le farciture sono molto particolari, per creare delle combinazioni di gusto singolari: si va dalla glassa di fichi fino allo zafferano passando per la glassa di mele.

In poche altre pizzerie, infatti, capita di imbattersi in un impasto a base di ortica e zafferano oppure rapa rossa e menta, che sono la novità della Pizzeria Quelli dell’Isola.

Il successo di Massimo Rossetto lo si deve anche alla varietà di scelta del menù con circa 120 pizze. Il cliente ha l’imbarazzo della scelta e proprio questo rende felice il Pizzaiolo di successo e stimola la sua creatività.

Le pizze di successo

Le più richieste sono la Pizza Leo, in onore del figlio, la Regina friulana. Quest’ultima è la sua specialità ed è condita con: mozzarella e pomodorini. L’impasto è a base di rapa rossa e al centro è presente un rotolino realizzato con un impasto differente con mele al forno e formaggio Gorgonzola. A fine cattura vengono aggiunti: rucola, petto d’oca e glassa di mele. A seconda degli ingredienti di stagione, gli impasti possono avere gusti e colori diversi.

Anche la Primavera è molto apprezzata. La base è realizzata con impasto all’ortica, farcita con: melanzane, porro, stracchino, pomodorini. A fine cottura viene aggiunto dello speck cotto al forno ricoperto di glassa allo zafferano.

Inoltre, tra le più recenti spicca la Oxy, impasto mirtillo e zafferano con zucchine trifolate, gocce di peperoni, germogli di soia, robiola al tartufo. A fine cottura: pomodorino conditi con glassa al lampone.

I desideri di Massimo Rossetto

Il primo si è realizzato quando, durante la gestione della Pizzeria L’Isola, sono arrivati nel proprio locale dei clienti da Venezia. In quel momento, egli concretizza che il suo percorso verso il successo sta procedendo nella giusta direzione, che egli sta proseguendo ancora oggi. Numerosi clienti percorrono anche più di cento chilometri per gustare una pizza di Massimo Rossetto ed egli non si tira indietro quando si tratta di soddisfare le loro richieste, comprese quelle più difficili.

Un altro suo desiderio è quello di ampliare la propria attività e su questo è già al lavoro. Per lui è importante che il cliente gusti le sue specialità in un ambiente piacevole e rilassante. Per tale motivo, egli non punta tanto a massimizzare il numero di clienti ma sulla relazione che costruisce con ciascuno di essi. Questo fa sì che il locale sia spesso pieno e il livello di soddisfazione della clientela sia costantemente positivo. Una dimostrazione del fatto che serietà, successo e umiltà possono portate molto lontano.

La sua storia è da raccontare e non è un caso che egli abbia pubblicato anche un libro biografico, intitolato “La pizza mia ha salvato la vita”.

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