Questa mattina girovagando su Facebook mi sono imbattuto in un post pubblicato sul profilo del maestro pizzaiolo Luciano Sorbillo, lo riporto qui di seguito.
“L’avvocato Angelo Pisani unitamente a NOICONSUMATORI ha denunciato all’antitrust ed alla Guardia Di Finanza la manifestazione 50 Top Pizza”.
Il fulcro dell’accusa è il seguente :
Come è stato possibile visitare le 70mila pizzerie italiane in anonimato pagando conti per una cifra superiore al milione di Euro ? (Basti considerare una spesa media di 15 euro per almeno una visita e si arriverà a questa cifra).
Un investimento cosi “importante” per farne una guida priva di interessi ?
Circa 100 pizzerie hanno conferito all’Avvocato Pisani mandato per conoscere la verità.
Gossip Pizza & Food
Premetto, nulla a togliere a tutte le pizzerie classificate, in quanto vi sono nomi degni di essere premiati, vien da pensare sul modus operandi.
Riflettendo su quanto scritto sopra, visitare in anonimato 70.000 pizzerie con uno scontrino medio di 15 euro a persona (considerando che l’ispettore ceni da solo), l’investimento totale della guida ammonterebbe a 1 milione e 50 mila euro (€ 1.050,000). Altra riflessione sono i tempi previsti per poter ispezionare le pizzerie.
Considerando 365 giorni in un anno, facendo due calcoli, ogni giorno almeno 191 pizzerie dovrebbero essere state esaminate. Facendo capo a ciò che è scritto sulla pagina Facebook “50 Top Pizza”, vedi foto in allegato, i collaboratori che visitano le pizzerie in forma anonima sono cento (100 ), quindi ogni “collaboratore” avrà esaminato almeno due pizzerie al giorno per 365 giorni mangiando circa 700 pizze in un anno senza alcuna sosta.
In tutto questo, circa 100 “collaboratori” dovrebbero avere almeno una discreta conoscenza tecnica del settore.